Provate a chiudere gli occhi per qualche secondo e immaginate di trovarvi in una città apparentemente abbandonata, immersa in una fitta nebbia. Una sinistra foschia cinerea invade le strade, tutto tace. Immaginate, ora, che questa città maledetta sia in grado di plasmarsi sulle vostre più recondite paure e ansie, dando vita a creature mostruose e disturbanti. Come se non bastasse, avete poche armi improvvisate per difendervi e, una volta scoperto di essere intrappolati in questo luogo infernale, immaginate di dover andare in giro per gli edifici della città, affrontando orrori sconosciuti che si aggirano nel buio, mentre il silenzio è rotto qua e là da lamenti in lontananza e dalla vostra radiolina portatile, con la quale i mostri faranno interferenza creando un gracchiare angosciante.
Siete soli, e i pochi umani che incontrate di tanto in tanto sono così inquietanti da farvi rimpiangere la solitudine. Ogni passo che fate vi porta a uno scenario più macabro del precedente e il vostro incubo sembra senza fine.
Questo e molto di più è Silent Hill 2, survival horror per PS2 pubblicato nel 2001 da Konami e successivamente riproposto in una versione HD per PS3 e Xbox 360 (che lascia alquanto a desiderare, n.d.r.).
Il titolo, considerato tutt’ora un caposaldo del genere, presenta una trama semplice ma avvincente.
Vestiamo infatti i panni di James Sunderland, impiegato di 29 anni, la cui moglie, Mary, era morta tre anni prima dopo una lunga degenza a causa di una rara malattia.
Nonostante ciò, James riceve una lettera con la firma di Mary, che lo invita ad incontrarsi con lei nella località turistica di Silent Hill, parlando del loro “posto speciale”. Confuso e attratto dall’irrazionale pensiero che la moglie possa essere ancora viva, James si reca nella cittadina, che si presenta nebbiosa e desolata, dando inizio al suo incubo.
IL GAMEPLAY
In Silent Hill 2, gli elementi onnipresenti saranno ansia e paura, con le quali dovremo combattere facendo appello a tutto il nostro coraggio per proseguire nella macabra avventura. Durante il gioco avremo a disposizione diverse armi, improvvisate e non, come tubi d’acciaio, accette o pistole e fucili, oltre che una radiolina, che farà interferenza con i mostri avvertendoci che qualcosa è in agguato nelle vicinanze, e la nostra fedele torcia, indispensabile per muoverci negli edifici più bui. Saranno presenti alcuni enigmi, la cui difficoltà potrà essere determinata all’inizio del gioco, che aggiungeranno un tocco in più al titolo, senza risultare, in generale, tanto difficili da restare bloccati. Un altro divertente fattore di Silent Hill 2 è l’alternanza tra due dimensioni, il cosiddetto “mondo nebbioso”, e l’Otherworld. Nel mondo nebbioso, in cui giocheremo per la maggior parte del tempo, tutto apparirà desolato, fatiscente e abbandonato, e strade ed edifici brulicheranno di mostri. Se pensavate che quello fosse l’inferno, vi sbagliavate. In alcuni punti del gioco, infatti, dopo aver sentito il suono di una sirena anti-bombardamento, l’intero mondo attorno a noi si distorcerà, trascinandoci nella dimensione nota come “Otherworld”. Qui tutto sarà coperto di sangue e ruggine, le pareti sembreranno organiche e pulsanti, i pavimenti saranno sostituiti da grate, tutto sarà più buio e i mostri appariranno più disturbanti e aggressivi. A completare il quadro, la musica diventerà più incalzante e i rumori ambientali si faranno più forti, comunicando un senso di pericolo e allarme. Ora il mondo nebbioso non sembra così male vero?
Per quanto la trama sia avvincente, l’ambientazione ben realizzata e il gioco in generale molto godibile, il gameplay presenta alcune pecche, che riguardano per lo più i combattimenti. L’estrema legnosità del personaggio e le animazioni di attacco imprecise, che non sempre consentiranno di capire esattamente dove andremo a colpire, a volte potranno risultare frustranti. Altro problema è rappresentato dalla telecamera, che spesso sarà fissa e inquadrerà il personaggio di fronte, senza dare al giocatore la possibilità di vedere a un palmo dal naso del proprio alter ego. Pur essendo dunque un gioco tutt’altro che perfetto sotto il profilo tecnico, risulta comunque un horror degno di questo nome, che tende a sucitare ansia e terrore sottilmente, senza contare sui cosiddetti “jumps-cares”, ovvero gli spaventi improvvisi.
I MOSTRI
Non c’è dubbio: le creature che popolano Silent Hill 2 sono davvero agghiaccianti. Il loro fascino sale alle stelle quando si pensa che ognuna di esse è la manifestazione di un aspetto del subconscio di James, che si riflette nelle loro fattezze o nel modo di muoversi e attaccare. Ma vediamo alcuni di questi orrori e le loro principali caratteristiche:
Questi mostri sono umanoidi intrappolati in quella che sembra una sorta di camicia di forza fatta della loro stessa carne.
Il loro volto, anch’esso coperto dal sacco carnoso, è privo di lineamenti distinti, ma lascia intravedere un’espressione di agonia.
Si muovono a scatti, con passi incerti e barcollanti, e a volte rigurgitano dal petto un fiotto di acido. Per le strade li si può incontrare anche distesi, che strisciano velocemente sul suolo (di qui il nome Lying figure, letteralmente “figura sdraiata”).
Rappresentano il senso di impotenza e frustrazione di James durante la lunga malattia della moglie.
Queste creature sono formate da due metà inferiori di corpi di donna uniti da un busto coperto di sangue.
I mannequin sono bipedi, e usano le due gambe prive di piedi per attaccare.
Di solito restano immobili in posizioni disturbanti alla vista, scagliandosi contro James solo se vengono avvicinati troppo o se disturbati dalla luce della torcia.
Questi mostri sono estremamente ansiogeni quando si incontrano in luoghi angusti, perché spesso ci si accorge di loro troppo tardi. Inoltre, la loro sensibilità alla luce e la loro tendenza ad attaccare solo se infastiditi, porterà il videogiocatore a spegnere la torcia e aggirarsi lentamente per le stanze cercando di non “risvegliare” le creature, portando l’ansia a livelli elevatissimi.
I mannequin rappresentano gli istinti sessuali di James, frustrati dalla malattia di Mary.
Bubble Head Nurse
Questi mostri sono, insieme a Pyramid Head, uno dei simboli della saga di Silent Hill. Hanno l’aspetto di infermiere dal fisico prosperoso, vestite in maniera provocante. I loro vestiti sono sporchi di sangue e la loro testa è un ammasso indistinto di carne putrida e rigonfia. Emettono gemiti e grida e il loro incedere è innaturale e barcollante. Brandiscono coltelli e tubi d’acciaio, e i loro attacchi sono molto aggressivi e veloci.
Rappresentano, insieme al già citato tema degli istinti sessuali frustrati, le ansie di James durante la degenza in ospedale di Mary.
Come in tutti i survival horror che si rispettino, anche in Silent Hill 2 c’è una nemesi. Questa è rappresentata da Pyramid Head, un mostro corpulento e violento, che indossa una tunica bianca talmente sporca e insanguinata da ricordare un camice da macellaio, e la cui testa è coperta da un grosso elmo metallico piramidale.
Una sua caratteristica peculiare è l’enorme coltello da macellaio che porta con sé, così pesante da doverlo trascinare. In alcune terrificanti sezioni del gioco, infatti, capita di sentire il rumore metallico del coltello, segno che l’enorme boia si aggira per il livello. Per la maggior parte del gioco non può essere ucciso e i suoi attacchi possono mettere James fuori combattimento con un solo colpo. Tale mostro è presente anche in altri titoli della serie, e simboleggia il senso di colpa che perseguita il protagonista. Compare in generale tutte le volte che qualcuno sente di dover espiare gravi colpe o ha bisogno di essere punito.
Ok, le creature descritte finora sono da incubo, ma questo mostro è davvero terrificante.
L’Abstract Daddy ha l’aspetto di un letto su cui sono distese due persone in un atto sessuale. I due corpi sanguinolenti sono fusi insieme in un agglomerato informe e putrido, ma si distingue chiaramente una figura grossa e muscolosa, che sovrasta una figura più piccola, la quale sembra dimenarsi come a volergli sfuggire. Gli arti di questo abominio proseguono oltre il “letto” e poggiano a terra, fungendo da piedi. La creatura emette gemiti e si muove lentamente ma inesorabilmente. Come se tutto ciò non fosse abbastanza disturbante, lo si incontrerà in una stanza dalle pareti carnose, piena zeppa di riferimenti sessuali, come degli enormi cilindri rosa che entreranno e usciranno dal muro ripetutamente. Simboleggia un fantasma del passato di Angela Orosco, una donna che James incontrerà durante la sua disavventura, che era stata stuprata da suo padre.
GRAFICA E SONORO
La grafica, pur avendo i limiti di un gioco prodotto nel 2001, è in grado di rendere in maniera convincente l’atmosfera lugubre, e anche un giocatore abituato alla NextGen si abituerà presto ad essa senza problemi. Il comparto audio è molto valido, suoni e rumori prodotti dai nemici sono studiati per essere agghiaccianti e le musiche dettano in maniera impeccabile i ritmi di gioco, senza mai risultare fuori luogo.
CONCLUSIONI
Silent Hill 2 è un horror ben riuscito, capace di suscitare paura nel videogiocatore facendo leva sulla psicologia. L’elemento survival è presente e ben bilanciato, anche se la telecamera potrà rappresentare un problema in alcune fasi di gioco. Uniche pecche, le animazioni non sempre convincenti il sistema di combattimento poco fluido.
SH2 resta un titolo estremamente godibile che, nonostante le sue sbavature, ha fatto scuola nel suo genere, e meriterebbe di essere presente sulle mensole di tutti gli appassionati di survival horror.
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